La gente di Cefalonia, come
tutti gli abitanti delle isole ioniche ha una forte
inclinazione per la musica e le arti in generale.
L'isola possiede una significativa tradizione musicale, con
compositori noti come Dionissios Lauragas, Tzanis Metaxas e
G. Lambiris. Anche molti celebri pittori provengono da
Cefalonia,, rappresentanti della cosiddetta Scuola Ionica
che ha creato opere uniche ed interessanti soprattutto nel
18° e 19° secolo.
Anche il lavoro di intaglio del legno gode di una antica e
solida tradizione, dei quali l'esempio forse più notevole è
il basamento dell'icona nella Chiesa della Vergine Maria a
Domata.
Disegni belli e affascinanti che oggi sono in parte
conservati ed esposti al Museo Korgialenio ad Argostoli.
Scultura e lavorazione dell'argento hanno anche loro
conosciuto un certo sviluppo.
La letteratura isolana è stata fortemente influenzata
dall'Occidente e dalla cultura cretese e della terraferma
greca.
Gli autori più importanti di Cefalonia sono stati Andreas
Laskaratos (1811 - 1901), Elias Zervos Iakovatos
(1814-1894), Panagiotis Kavadias (1849-1928) e Pavlos
Kaligas (1814-1896).
Agli inizi del 19° secolo, nell'isola è stata introdotto il
teatro. Fin dal 1823, Neofitos Vamnas ha insegnato arte
drammatica e recitazione, e nel 1837 la prima è stata aperta
la prima sala teatrale, nella dimora del ricchissimo
Alexandros Solomos.
Nel 1850, viene completata ad Argostoli la costruzione del
teatro Kefalos, con la prima rappresentazione dedicata alla
Traviata di Verdi.
Noti pezzi teatrali del 19° secolo sono "La Donna Giusta" di
Elias Zervos Iakovatos e "La Liberazione peculiare"di
Spiridon E. Rikis. .