Secondo la mitologia, l'isola di Cefalonia deve il suo nome
al mitico personaggio Cefalo, mix tra due diverse figure
mitologiche, figlio di Diomede e Deione, oppure di Ermes e
di Erse.
La dea Io si innamora di lui e per conquistarlo gli fa
dubitare della lealtà della moglie Procri. Lo spinge perciò
a presentarsi travestito davanti alla moglie e di provare a
sedurla con dei regali. Procri si fa sedurre ma quando si
rende conto che il misterioso seduttore era in realtà il suo
sposo fugge piangendo disperatamente.
o amato re Kefalos e, per farlo suo, ha fatto dubitare di
lui la lealtà e la devozione della moglie,
Dopo aver vagato intorno a Creta Procri torna ad Atene, dove
la dea Diana accetta di aiutarla a riconquistare il marito.
Durante una battuta di caccia però Cefalo, attratto da un
movimento nella boscaglia colpisce Procri uccidendola.
Disperato per la sua sfortuna Cefalo lascia Atene. Incontra
Anfitrione e lo aiuta a sconfiggere i Tafi. In cambio
Anfitrione dona a Cefalo l'isola, che l'eroe chiamerà
Cefalonia.
Secondo altre fonti l'isola si chiama così dalla Cefalonia,
uno stato città allora presente nella Grecia occidentale.
Gli scavi indicano che l'isola di Cefalonia è stata abitata
almeno dal 10.000 AC e forse anche dal 50.000 AC.
L'esistenza di civiltà paleolitiche sull'isola è
testimoniata dai reperti trovati a Fiskardo, Skala, Agios
Georgios, Sami, Mounda, Poros ed Argostoli che risultano
assai simili ad altri ritrovati in altre aree della Grecia e
del Sud Italia, anche se ad oggi le ricerche non sono ancora
terminate.
Significativa inoltre l'esistenza di una civiltà sull'isola
durante l'Età del Bronzo, l'era denominata “proto-ellenica”
tra il 3000- ed il 2000 AC e quella definita Era
medio-ellenica, tra il 2000 ed il 1500 AC.
Le tombe micenee ritrovate a Mazarakata, Metaxata, Diakata
Kranias, Lakithra, Mavrata e in altre località indicano che
l'isola prosperava anche durante l'epoca micenea, fatto
unico per quanto riguarda l'arcipelago delle isole Ionie.
Ciò potrebbe derivare dal fatto che l'isola aveva un'enorme
produzione di grano e che molti erano i contatti commerciali
tra questa e la vicina Itaca e la città di Nidri a Lefkada.
Secondo altre versioni l'isola deve la presenza della
civiltà micenea ai tanti migranti approdati qui dal
Peloponneso meridionale, dalla Grecia Occidentale e
dall'Attica. Ciò sarebbe provato da altri ritrovamenti
rinvenuti sull'isola.